martedì 28 novembre 2017

Capua



Percorso
Parete, Trentola Ducenta, San Marcellino, Frignano, Casaluce, Reggia di Carditello, Cappella Foresta, Capua (Km tot. a/r: 47; dislivello totale: 831 metri)


Decido di fare visita a quella che è, storicamente, considerata la più importante città della Terra di Lavoro.


Fondata a metà del IX secolo dagli abitanti in fuga dall'antica città (distrutta dai Saraceni assoldati dal principe Radelchi I nel corso di una lotta per la successione al ducato di Benevento), l'odierna Capua si distende lungo un'ansa del fiume Volturno, dove aveva sede il porto fluviale romano di Casilinum.


Giungo in questa storica città percorrendo vie che, attraversando le campagne di San Tammaro, mi conducono innanzi alla Cappella Foresta; edificata nel '700 per volere di Carlo III, questa piccola chiesetta, ormai ridotta a spettro di se stessa, fu fino alla seconda guerra mondiale punto di riferimento e luogo di preghiera per i numerosi lavoratori e contadini impiegati nei pressi del Real Sito di Carditello.


L'ingresso a Capua è monumentale! Una stradina lastricata mi conduce verso Porta Napoli che, stampata su uno dei più suggestivi scorci capuani, fu realizzata verso la fine del '500 per celebrare il regno di Filippo II.


Passeggiando per il centro storico, chiese e palazzi testimoniano il suo passato glorioso.


Sulla facciata principale del Palazzo del Municipio campeggia l'acronimo "S.P.Q.C." (Senatus PopolusQue Capuanus), utilizzato dalla città di Capua sin dall'epoca romana.


Distrutto dai bombardamenti e poi ricostruito, il Duomo, conosciuto anche come Cattedrale di Santa Maria Assunta, è preceduto da un elegante portico, il cui candore mette in risalto l'alto ed imponente campanile longobardo.


Mi concedo, infine, una sosta lungo il Volturno ad ammirare il Ponte Romano, anch'esso distrutto dai pesanti bombardamenti degli Alleati e poi ricostruito, ove un tempo era l'antica porta della città.












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