domenica 19 novembre 2017

Anfiteatro Campano



Percorso
Parete, Trentola Ducenta, San Marcellino, Frignano, Casaluce, Reggia di Carditello, San Tammaro, Santa Maria Capua Vetere (Km tot. a/r: 48; dislivello totale: 488 metri)


La giornata si presenta piuttosto uggiosa, ma la voglia di provare i nuovi copertoni Michelin Pro4 Endurance è talmente tanta da farmi rischiare di prendere anche una bella pioggia (scansata per poco!).


Rimanendo in tema di acqua, decido di fare un tuffo nella storia romana e di dirigermi, quindi, verso Santa Maria Capua Vetere, città che sorge sulle rovine dell'antica Capua, colpita prima dalle incursioni dei Vandali e successivamente distrutta nel 841 dai Saraceni. Il nuovo centro abitato rinacque a partire da tre casali sorti nei pressi della Chiesa di Santa Maria Maggiore.


Attraverso campagne, dove vi si coltiva perlopiù tabacco, raggiungo la periferia della città per passare, quindi, sotto l'Arco di Adriano che, eretto sulla Via Appia a cavallo tra il primo e il secondo secolo d.C., costituiva un ideale ingresso alla città.


Raggiungo, finalmente, la mia meta: l'Anfiteatro Campano! Secondo per dimensioni solo al Colosseo, fu sede della famosa scuola di gladiatori... da qui Spartaco guidò nel 73 a.C. la rivolta degli schiavi.


La vista di quelle rovine del mondo antico, fusa alle presenti condizioni meteorologiche, sortisce in me due sensazioni contrastanti: la prima di grandezza, dettata dalla loro monumentalità ed eleganza architettonica, che rievoca i fasti dell'antica Roma; l'altra di declino, legata alle ingiurie inflitte dall'uomo e dal tempo a queste opere che, pur nella loro eterna magnificenza, sembrano avvolte da un'atmosfera crepuscolare. Ed è con questo stato d'animo che mi sono rimesso in cammino.


Sarà stato, forse, merito dei nuovi copertoni slick o, piuttosto, della paura di una pioggia imminente... fatto sta che sono tornato a casa veloce come non mai!





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