Percorso
Parete, Trentola Ducenta, San Marcellino, Frignano, Casaluce, Reggia di
Carditello, San Tammaro, Santa Maria Capua Vetere (Km tot. a/r: 48; dislivello totale: 488 metri)
La giornata si presenta piuttosto
uggiosa, ma la voglia di provare i nuovi copertoni Michelin Pro4 Endurance è
talmente tanta da farmi rischiare di prendere anche una bella pioggia (scansata
per poco!).
Rimanendo in tema di acqua, decido
di fare un tuffo nella storia romana e di dirigermi, quindi, verso Santa Maria
Capua Vetere, città che sorge sulle rovine dell'antica Capua, colpita prima
dalle incursioni dei Vandali e successivamente distrutta nel 841 dai Saraceni. Il
nuovo centro abitato rinacque a partire da tre casali sorti nei pressi della
Chiesa di Santa Maria Maggiore.
Attraverso campagne, dove vi si
coltiva perlopiù tabacco, raggiungo la periferia della città per passare,
quindi, sotto l'Arco di Adriano che, eretto sulla Via Appia a cavallo tra il
primo e il secondo secolo d.C., costituiva un ideale ingresso alla città.
Raggiungo, finalmente, la mia
meta: l'Anfiteatro Campano! Secondo per dimensioni solo al Colosseo, fu sede
della famosa scuola di gladiatori... da qui Spartaco guidò nel 73 a.C. la
rivolta degli schiavi.
La vista di quelle rovine del
mondo antico, fusa alle presenti condizioni meteorologiche, sortisce in me due sensazioni
contrastanti: la prima di grandezza, dettata dalla loro monumentalità ed
eleganza architettonica, che rievoca i fasti dell'antica Roma; l'altra
di declino, legata alle ingiurie inflitte dall'uomo e dal tempo a queste opere che, pur nella loro eterna magnificenza, sembrano avvolte da un'atmosfera crepuscolare. Ed è con questo stato d'animo che mi sono
rimesso in cammino.
Sarà stato, forse, merito dei nuovi copertoni slick o, piuttosto, della paura di una pioggia imminente...
fatto sta che sono tornato a casa veloce come non mai!
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